BeAware of social media: un lavoro interdisciplinare sui rischi dell'utilizzo inappropriato dei social media
Introduzione
Due settimane fa abbiamo iniziato questo lavoro di grafica in Inglese. Il lavoro consisteva nel creare tre post per "BeAware" una campagna europea che mette in luce i rischi dovuti all'eccessivo utilizzo dei social.
I post dovevano essere creati per Instagram e doveva essere uno per la campagna, e un'immagine e un video sul topic, cioè sull' argomento più specifico. Per quest'ultimo potevamo scegliere tra ansia, stress, depressione, solitudine, bassa autostima, bassa qualità del sonno, problemi di salute, cyberbullismo, stalking e altri. Io ho scelto la bassa autostima.
Come prima cosa abbiamo dovuto cercare uno slogan per il nostro argomento, poi gli hashtag e i copy per tutti e tre i post. Successivamente creare su Illustrator i due post e su Premiere il video e infine mostrare un mockup con visual e copy di ognuno.
Le richieste principali erano realizzare dei post quadrati (1080x1080 px), inserire nel visual della campagna il logo "BeAware", realizzare un video dagli 8 ai massimo 15 secondi e il tutto doveva essere in inglese.
Creare uno slogan in inglese
Per creare uno slogan sul topic che avevo scelto, ho analizzato le parole chiave come "bassa autostima", "social", "like", "perfetto". La prima scelta era "Nobody is perfect, let alone on social media", cioè "Nessuno è perfetto, tanto meno sui social". Successivamente, dopo varie prove ho trovato una seconda scelta che era "Likes don't define your beuty" che tradotto sarebbe "I like non definiscono la tua bellezza". Ho mostrato le due scelte al professore e mi ha detto che preferiva il secondo slogan che avevo creato, ma mi ha consigliato di sostituire la parola "beauty" con "like", in modo da creare un gioco di parole.
Il senso della campagna
La campagna BeAware trattava dei problemi che può causare l’eccessivo utilizzo dei social, io in particolare ho deciso di analizzare la bassa autostima. Oggi siamo ormai abituati a passare ore su Instagram vedendo sempre ragazzi o ragazze molto belli, alti muscolosi senza nessun difetto, mentre mostrano la loro vita bellissima. Di conseguenza noi che stiamo dall’altra parte del telefono, iniziamo ad osservarci e ci rendiamo conto che non assomigliamo minimamente a loro, questo ci porta a sentirci più insicuri di fronte alle nostre imperfezioni. Un’altra motivazione potrebbe essere che quando ad esempio pubblichiamo un post, controlliamo in modo ossessivo quanti like riceviamo, come se più i numeri sono alti, più ci sentiamo gratificati e quindi la nostra autostima aumenta, mentre se ne riceviamo pochi, succede il contrario e cominciamo a farci molte domande e paranoie, chiedendoci cosa non va in noi. Ho deciso di basare il mio post del topic proprio su quest’ultimo argomento e per questo lo slogan è “Likes don't define your like “.
Visual e copy
Per creare il visual del primo post, cioè quello della campagna, dovevo creare una grafica che riuscisse a raggruppare i vari problemi causati dai social. Si poteva scegliere se utilizzare un’immagine presa da Google o Pexels, oppure crearne una vettoriale in Illustrator e io ho scelto proprio quest’ultima opzione.
Ho cercato delle immagini che potessero aiutarmi, ad esempio quella di un cellulare e di due persone mentre lo usavano. Dopo averle scaricate e inserite su Illustrator, le ho ricalcate con lo strumento “Penna”. Ho realizzato un telefono sullo sfondo molto grande, e davanti di esso un ragazzo e una ragazza che usavano i loro cellulari. Successivamente ho aggiunto delle nuvolette che dovevano rappresentare delle notifiche, con scritti al loro interno i problemi causati dai social come stress, ansia, depressione e altri. Quando ho concluso ho provato a dare alle figure dei colori “reali” ma non mi piaceva il risultato finale. Alla fine ho deciso di dargli un tema sulle tonalità del viola, perché facendo una ricerca sui colori, ho scoperto che questo colore viene associato solitamente alle paure, alle paranoie e soprattutto alla bassa autostima, quindi era perfetto. Infine dovevo inserire il logo del “BeAware”, che però stonava nel complesso, ma con Photoshop gli ho cambiato il colore e gli ho applicato un viola scuro. In questo modo ho uniformato il logo all’interno del post.
Ho eseguito gli stessi passaggi per il visual del secondo post, quello del topic. In questo ho deciso di realizzare una ragazza all’interno di un telefono che doveva rappresentare un post su Instagram. Di fronte ad essa, come si specchiasse al telefono, c’era la stessa ragazza che guardava delusa il suo fisico, perché aveva ricevuto pochi like. Infine per completare anche questo post, ho aggiunto lo slogan e ho scelto anche qui, dei colori sulle tonalità del viola.
L’ultimo Visual da realizzare era il video. Come prima cosa ho cercato l’immagine del mockup di un cellulare, e l’ho importato su Premiere. Ho poi creato un profilo Instagram e ho fatto la registrazione schermo del mio cellulare mentre si vedeva come prima cosa, una bellissima ragazza, poi aprivo la galleria, pubblicavo una fotografia che però non riceveva nessun like.
Anch’esso l’ho esportato in Premiere, ho unito la foto del mockup del cellulare e la registrazione schermo. Ho aggiunto poi un video preso da Pexels dove si vedeva la notifica dei like che aumentava e l’ho applicato alla foto della prima ragazza bellissima che riceveva molti like, e poi l’ho aggiunto anche all’altra ragazza che pubblicava la foto, e gli ho messo un fermo fotogramma, in modo che i numeri restassero a zero e non aumentassero. Infine ho aggiunto il post di una ragazza con i problemi di acne e un’altra in intimo con un fisico curvy e anch’esse con la notifica dei zero like. Per finire il video ho aggiunto una dissolvenza che andava verso uno sfondo nero, lo slogan e il logo della campagna scritti in bianco.
Come ultima cosa ho aggiunto in sottofondo una canzone che riprendesse il tema della bassa autostima.
Per quanto riguarda al Copy, ho fatto delle piccole ricerche e ho scritto paragrafando, molte informazioni.
Conclusioni
In questo lavoro non ho riscontrato nessun problema in particolare, se non nel video in cui in alcuni passaggi mi ha aiutato il professore perché non conoscevo degli strumenti e di conseguenza, non sapevo come realizzare la mia idea.
Grazie a questo lavoro ho acquisito nuove conoscenze sugli strumenti di Premiere che mi sono stati molto utili, e lo saranno anche in futuro. Questo lavoro mi è piaciuto molto perché la bassa autostima è un argomento che mi tocca particolarmente, quindi lavorarci su è stato un modo per riflettere su molti aspetti e capire che non tutto quello che vediamo sui social è reale.
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